PALERMO – Il Codacons annuncia la propria costituzione quale parte offesa nell’ambito della grave inchiesta condotta dalla Procura della Repubblica di Palermo su presunti appalti truccati nella sanità siciliana, che ha portato all’emissione di misure cautelari nei confronti di professionisti, dirigenti pubblici e imprenditori, in relazione a gare per un valore complessivo di circa 130 milioni di euro.

Se le accuse saranno confermate, danno gravissimo alla collettività e ai diritti dei cittadini Sanità siciliana

In qualità di associazione riconosciuta a livello nazionale per la tutela degli interessi collettivi dei cittadini e degli utenti dei servizi pubblici essenziali, il Codacons ritiene che, qualora le accuse venissero confermate, si configurerebbe un danno diretto e gravissimo alla collettività, colpita in un settore fondamentale come quello della sanità pubblica e della gestione trasparente delle risorse pubbliche.

Pur nel pieno rispetto del principio costituzionale di presunzione di innocenza, l’associazione sottolinea come episodi di questa portata – qualora accertati – costituirebbero una violazione inaccettabile dei principi di legalità, imparzialità e buon andamento dell’amministrazione pubblica. In un contesto già segnato da criticità nell’erogazione dei servizi sanitari, ogni sospetto di condotte illecite nella gestione degli appalti compromette ulteriormente la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e nei meccanismi di tutela della salute.

L’associazione chiede trasparenza, controlli indipendenti e tutela del servizio sanitario pubblico

Il Codacons, coerentemente con la propria missione statutaria, sollecita un rapido accertamento delle responsabilità, chiede la piena pubblicità degli atti oggetto d’indagine e ritiene indispensabile un rafforzamento immediato dei sistemi di controllo preventivo sugli appalti sanitari, affinché sia garantita la massima trasparenza e la piena tutela dell’interesse pubblico.

L’associazione invita infine cittadini, operatori sanitari e professionisti del settore a segnalare eventuali anomalie o comportamenti sospetti, offrendo supporto e tutela legale, e conferma l’intenzione di costituirsi parte civile qualora dagli sviluppi processuali emergano profili di danno agli interessi collettivi.

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