Accesso agli atti e richiesta di istruttoria alla Procura della Corte dei Conti per valutare ulteriori azioni legali da intraprendere Palermo aumento stipendio portavoce 

Palermo aumento stipendio portavoceIl Codacons vuole vederci chiaro, e lo fa pensando all’efficienza del sistema regionale siciliano e alla coerenza di certe scelte (se confermate) in una situazione di crisi, di pandemia e di generale sconforto di tantissime famiglie che hanno difficoltà a giungere a fine mese e di imprese che purtroppo non riescono più a lavorare tra chiusure generalizzate, assenza di capitali e difficoltà di ricorso al credito, non senza dimenticare le lungaggini nelle procedure di pagamento da parte delle PPAA. Palermo aumento stipendio portavoce 

Per i consumatori grave in un momento di crisi per le famiglie siciliane adottare decisioni del genere

A stimolare e richiedere l’intervento dell’Associazione sono stati centinaia di cittadini alla notizia secondo cui l’Assemblea Regionale Siciliana, con la legge di bilancio avrebbe assicurato alla figura del portavoce del Presidente della Regione un trattamento contrattuale ed economico similare a quello di un dirigente di fascia A, con incremento di stipendio che supererebbe i 100 mila euro l’anno.

Inoltre, sempre al fine di collaborare con le Istituzioni, il Codacons ritiene doveroso agire anche per chiarire se di omonimia o meno si tratti nel caso dell’affidamento alla stessa figura (del portavoce del Presidente) di un diverso incarico presso la banca della regione siciliana, l’IRFIS.

Vogliamo semplicemente fare chiarezza ed esigiamo la massima trasparenza in questa vicenda, a nulla rilevando il nome del possibile beneficiario dell’aumento, poichè è doveroso che i siciliani sappiano le motivazioni che hanno portato (se confermata la notizia) ad inserire addirittura nella legge di bilancio una voce di costi per tale nuovo trattamento salariale del Portavoce del Presidente.

In attesa di valutare ulteriori azioni legali da intraprendere, il Codacons ha depositato un accesso agli atti e una richiesta alla Procura della Corte dei Conti per avviare un’istruttoria su quanto accaduto. 

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