Si è tenuto, ieri, un incontro tra il Consorzio Irriguo Valverde e la prefettura di Catania per trovare una soluzione alla grave situazione che interessa gli agricoltori che da Aci S. Antonio a Valverde, da Aci Catena a S. Giovanni La Punta, dopo oltre trent’anni hanno visto bloccata la fornitura dell’acqua irrigua dalla ditta SIDRA S.p.A., con il rischio di subire il deperimento e la perdita delle colture e gravissimi danni agli agrumeti e ai fruttiferi del territorio. Era presente anche l’Avv. Carmelo Sardella, Dirigente dell’Ufficio Legale Codacons e rappresentante del nuovo COMITATO ACQUA PER TUTTI, promosso dal Codacons. Disservizi idrici stato emergenza

Trovare una soluzione immediata in favore di cittadini ed agricoltori del territorio Disservizi idrici stato emergenza

La prefettura ha assunto l’impegno di interessare la regione siciliana e l’assessorato regionale competente per una possibile dichiarazione di uno stato di emergenza, e risolvere una problematica che rischia di assumere contorni catastrofici per intere famiglie che non solo devono subire la carenza idrica nelle loro abitazioni ma spesso vedono andare in rovina le loro produzioni agricole, con la conseguenza dei relativi ingenti danni alle economie familiari.

“I disservizi idrici sono il frutto di decenni di mancata programmazione, reti colabrodo, carente manutenzione degli impianti, conflitti d’interesse e cattiva gestione degli enti gestori del Servizio Idrico Integrato, commenta l’Avv. Carmelo Sardella. A ciò si aggiunge il paradosso che l’enorme perdita della rete di trasporto è addebitata in bolletta agli ignari utenti del servizio.

Sidra ed Acoset, conclude l’Avv. Carmelo Sardella, non sono i padroni dell’acqua e nonostante il normale abbassamento delle falde devono assicurare a tutti la continuità e regolarità del servizio di distribuzione di acqua ad uso civile ed irriguo (Sidra), in quanto servizio essenziale per tutta la collettività. Acoset deve scongiurare una sospensione prolungata dell’erogazione attraverso un servizio sostitutivo di emergenza ed indennizzare gli utenti per i disagi patiti”.

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