Il Codacons e l’Articolo 32 – AIDMA (Associazione Italiana Diritti del Malato) hanno inviato una diffida formale al Ministro della Salute Orazio Schillaci chiedendo un intervento immediato per affrontare le gravissime criticità che stanno travolgendo la sanità siciliana.sanità siciliana
Diffida formale inviata al Ministro della Salute: chiesto l’esercizio dei poteri sostitutivi in caso di inerzia della Regione sanità siciliana
Negli ultimi mesi si sono verificati episodi che confermano un collasso strutturale del sistema. Al Civico di Palermo una paziente di 62 anni è deceduta in terapia intensiva e, secondo quanto denunciato dai familiari, la comunicazione della morte sarebbe arrivata con oltre tredici ore di ritardo e solo tramite l’intervento dei Carabinieri. Al pronto soccorso di Agrigento, intanto, il sovraffollamento e la carenza cronica di personale rendono impossibile garantire condizioni di sicurezza adeguate ai pazienti. A ciò si aggiunge la drammatica emergenza delle liste d’attesa: un malato oncologico di 30 anni è stato costretto ad attendere sette mesi per una risonanza magnetica prescritta come urgente, mentre i dati ufficiali parlano di oltre 211mila prestazioni mai erogate tra esami diagnostici, interventi ambulatoriali e ricoveri programmati.
“È inaccettabile che i cittadini siciliani subiscano simili violazioni del diritto alla salute, sancito dall’articolo 32 della Costituzione – denunciano le associazioni – la Regione non è in grado di garantire i livelli essenziali di assistenza e i pazienti sono costretti a migrare verso altre regioni, con costi economici, sociali e umani insostenibili. Per questo chiediamo che il Ministero disponga immediatamente ispezioni straordinarie nelle strutture sanitarie dell’Isola e, in caso di perdurante inerzia da parte delle istituzioni regionali, eserciti i poteri sostitutivi previsti dalla legge”.
Il Codacons e l’Articolo 32 – AIDMA avvertono infine che, se entro 30 giorni non verranno adottati provvedimenti concreti, saranno intraprese tutte le azioni legali necessarie per garantire il rispetto dei diritti dei cittadini e la tutela della salute pubblica.