Sos freddo a Pozzallo: la scuola dell’infanzia “Siamo amici” e gli istituti comprensivi “Giuseppe Rogasi e Antonio Amore sono nella morsa del gelo perché sprovvistidi un adeguato impianto di riscaldamento contro le basse temperature di questi giorniPozzallo freddo scuola Pozzallo freddo scuola Pozzallo freddo scuola Pozzallo freddo scuola Pozzallo freddo scuola Pozzallo freddo scuola Pozzallo freddo scuola Pozzallo freddo scuola Pozzallo freddo scuola Pozzallo freddo scuola Pozzallo freddo scuola Pozzallo freddo Pozzallo freddo scuole

Il Codacons e la Confcommercio di Pozzallo raccolgono l’appello di una folta delegazione di mamme – con portavoce la signora Rosalba Campo – che denunciano le gravi condizioni in cui versano i plessi: la scuola “Amore” non ha potuto attivare i riscaldamenti a causa di un guasto alla caldaia e al mancato allacciamento dell’impianto a metano da parte del Comunementre la Rogasi” è priva di caloriferi, tant’è che manca addirittura la predisposizione nelle aule. Nella scuola dell’infanzia, inoltrei riscaldamenti non funzionano, creando disagi soprattutto ai bambini che, piccolissimi, patiscono inconsapevolmente l’emergenza. 

«Al rientro delle vacanze natalizie – afferma la signora Campo – le scuolesprovviste di adeguate misure di riscaldamento, hanno fatto i conti con le basse temperature stagionali. Fare lezione in questo condizioni è impossibile: le aule sono gelide e le scuole impraticabili. Abbiamo già manifestato alle istituzioni di competenza le gravi situazioni in cui versano gli istituti, ma ancora l’amministrazione comunale non ha definito l’emergenza».Pozzallo freddo scuola Pozzallo freddo scuola Pozzallo freddo scuola Pozzallo freddo scuola Pozzallo freddo scuola Pozzallo freddo scuola Pozzallo freddo scuola Pozzallo freddo scuola Pozzallo freddo

CODACONS E CONFCOMMERCIO CON LE SCUOLE

Il Codacons e la Confcommercio, quindi, chiedono al Sindaco, ai dirigenti scolastici delle scuole in causa e al Prefetto di intervenire urgentemente affinché ai discenti di Pozzallo si garantisca il diritto allo studio. Le organizzazioni si rivolgono, inoltre,anche al ministero della Pubblica Istruzione per un’azione più efficace e repentina.

«Siamo vicini alle mamme e ai docenti  dichiara il presidente Confcommercio Pozzallo, Gianluca Manenti – sia come genitori sia come associazione. È un nostro diritto pretendere che le istituzioni di competenza si assumano maggiori responsabilità. Ci rivolgiamo soprattutto all’amministrazione comunale che, tutt’oggi, dopo circa 15 giorni, non ha fronteggiato l’emergenza mettendo in difficoltà famiglie, bambini e docenti. Inoltre, che fine hanno fatto i fondi delle scuole destinati alla ristrutturazione degli impianti di riscaldamento? Chiediamo un sopralluogo anche dell’Asp per verificare l’esistenza di ulteriori disagi nei plessi».

Proprio nei giorni scorsi il Codacons ha presentato alle Procure della Repubblica siciliane una denuncia per le aule gelide che ha paralizzato l’istruzione in Sicilia. Il Segretario Nazionale Francesco Tanasi, infatti, ha sottolineato la necessità di «individuare i responsabili di tali carenze e indagare su ciò che è stato fatto per prevenire un disservizio così grave. Molti genitori per evitare di far soffrire il freddo ai propri figli non li hanno potuti mandare a scuola, ricorrendo a ferie, permessi sul lavoro e baby sitter, sobbarcandosi di costi aggiuntivi che i responsabili dovranno risarcire». 

Il Codaconspertanto, avendo allo studio azioni risarcitorie per richiedere il ristoro dei danni subiti, rinnova l’invito a tutte le famiglie siciliane di segnalare a noaulefredde@gmail.com casi di disagio registrati nelle scuole a causa del freddo

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