La proposta di Codacons e cittadinanza attiva: «almeno il 60% degli stalli ai malati fruitori del nosocomio».

Sono sempre più numerose le segnalazione dei fruitori (pazienti e parenti) del Policlinico Universitario Gaspare Rodolico che arrivano al Codacons riguardo l’insufficienza degli stalli di sosta a loro dedicati all’interno del perimetro del nosocomio. Ricordiamo come il parcheggio, attualmente, può ospitare complessivamente circa 2.220 autovetture ed oltre 260 posti moto: i posti riservati agli utenti sono all’interno dei due multipiano, uno collocato all’uscita della struttura e l’altro di fronte l’ingresso principale e i malati per accedere ai vari reparti devono attraversare la via S. Sofia , soltanto circa 100 stalli sono all’interno riservati  ai pazienti con patologie gravi, stalli che spesso sono occupati dai non aventi diritto

Sistema di sosta inaccettabile -spiegano  Codacons e Cittadinanza Attiva – per coloro che ogni giorno si recano al Policlinico per accedere al servizio di assistenza sanitaria, sia in funzione di paziente sia di familiare».

La proposta di Project prevede, oltre alla realizzazione di un parcheggio a raso all’interno della struttura ospedaliera, la destinazione agli utenti occasionali delle aree di sosta interne alla struttura ospedaliera, come previsto nel C.d.A., e l’allocazione gratuita dei veicoli del personale nel parcheggio multipiano esistente A (presso il comparto 10) ed in quelli con ingressi dai civici 82, 84 ed 86, oltre ad alcuni stalli nella zona del comparto 18 e del serpentone, garantendo in aggiunta un servizio navette elettriche, gratuito per i dipendenti e per coloro autorizzati alla sosta, al fine di consentire un sempre rapido ed efficiente collegamento tra parcheggi e posto di lavoro.

Nei giorni scorsi i sindacati hanno sollevato la necessità di rivedere il Project in quanto i dipendenti vogliono continuare a parcheggiare all’interno della struttura ospedaliera senza tener conto delle difficoltà sostanziali che a tutt’oggi i loro malati devono affrontare per andare ai reparti.

Inoltre la loro richiesta non tiene conto che addirittura si avrebbero 950 posti auto per l’utenza (-5%) e 1235 posti auto riservati ai dipendenti, con un incremento di posti a favore di quest’ultimi.

Inoltre, i 1235 posti riservati ai dipendenti, 364+95 (potenziali) sarebbero all’interno del presidio ospedaliero pertanto non si comprende la loro richiesta che non tiene conto delle esigenze del malato. «L’attenzione al malato è dovuta, pertanto se si dovesse rivedere il Project, che sembrerebbe oggi avere gran rispetto per i malati e la dovuta attenzione ai dipendenti  – proseguono le associazione dei consumatori – quanto meno occorrerebbe assegnare il 60% del parcheggio ai pazienti e ai loro familiari all’interno dell’ospedale e il 40% al personale ospedaliero ». Secondo Codacons e Cittadinanza Attiva , infatti, occorre dare la dovuta attenzione al diritto ed alle esigenze del malato: destinare tutta la sosta interna ai dipendenti è decisamente improponibile, viste anche le numerose proteste e contestazioni che attualmente sono giunte dai malati fruitori del Policlinico.

PROPOSTA CODACONS PER PARCHEGGIO AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA POLICLINICO CATANIA

Al fine di tutelare i pazienti ed i loro familiari, mantenendo la proporzione di stalli prevista fra dipendenti (gratuiti – tot 1235) ed utenti (a pagamento – tot 950), in alternativa alla soluzione proposta da Project, si propone che all’interno del Presidio si riservino agli utenti un numero di posti non inferiore al 60% del totale.

Catania nodo parcheggio policlinicoCome da planimetria allegata, il totale dei posti interni al presidio, 1314 unità, sarebbe così distribuito: 803 (pari al 61%) riservati agli utenti e 511 (pari al 39%) riservati ai dipendenti; più precisamente si prevede che siano riassegnati ai dipendenti i 147 posti persi dagli utenti all’interno del Multipiano A, recuperando i 111 posti accanto al serpentone ed i 36 ubicati ad est dell’edificio 2.

AVV. NATASCIA GRASSO PRESIDENTE PROVINCIALE

DOTT.SSA SARA SEMINARA COORDINATRICE REGIONALE

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