Il Codacons Sicilia esprime indignazione per quanto emerso nel recente dossier del Servizio Studi della Camera: la Sicilia, insieme ad altre regioni del Sud, ha utilizzato solo una minima parte dei fondi europei e nazionali destinati alla coesione. In particolare, si evidenzia che la nostra Regione ha impegnato appena il 16,2% delle risorse dei programmi nazionali e addirittura solo l’8,3% di quelle regionali. Ebbene, dati alla mano, è chiaro che si tratta di una grave occasione mancata. Fondi non spesi

“È inaccettabiledichiara l’avvocato Bruno Messina, Vicepresidente Regionale Codacons – che miliardi di euro rimangano nei cassetti mentre la nostra terra affronta emergenze quotidiane in tema di sanità, trasporti, occupazione e istruzione. Posto che tali fondi sono destinati proprio a ridurre il divario tra Nord e Sud, ci chiediamo: a chi giova questo immobilismo?”

In seguito a tale situazione, il Codacons Sicilia chiede che vengano immediatamente resi pubblici i motivi del ritardo nella spesa e i nomi dei responsabili istituzionali coinvolti. Infatti, con riferimento ai numerosi problemi che affliggono l’Isola, dagli ospedali sottodimensionati agli atenei in crisi, dalle infrastrutture inadeguate alla disoccupazione giovanile, non si può rimanere inerti. Queste risorse, se impiegate correttamente, avrebbero potuto e dovuto essere la chiave per un rilancio economico e sociale della Sicilia.

“Dunque – prosegue l’avvocato Messina – chiediamo un’azione concreta da parte del Governo regionale e un monitoraggio serrato da parte del Governo nazionale. È tempo che la politica smetta di piangere miseria e inizi a spendere i fondi già disponibili. Perché non esiste sviluppo senza investimenti, e non esiste giustizia sociale se le risorse non vengono distribuite dove realmente servono”.

Il Codacons Sicilia, stante il danno che questa paralisi finanziaria comporta, chiede l’attivazione di un osservatorio permanente sull’uso dei fondi europei e nazionali destinati alla coesione in Sicilia. Sarà compito di questo organismo informare, denunciare e proporre.

“Inoltre – conclude il Codacons – noi non resteremo a guardare, in quanto il nostro impegno, come sempre, sarà dalla parte dei siciliani, affinché la dignità, i diritti e il futuro dell’Isola non vengano più lasciati nel dimenticatoio dei fondi non spesi“.

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