CATANIA: Nuovo esposto alla Procura della Repubblica di Catania presentato dal CODACONS è depositato, dall’Avv. Carmelo Sardella dell’ufficio legale, (che fa seguito a quello presentato il mese scorso) a seguito delle numerose segnalazioni e richieste giunte al Codacons da partecipanti ai corsi di formazione organizzati dall’A.N.F.E. sede di Enna e svoltisi presso il Parco commerciale “Le Zagare” negli anni 2010-2012.

Il Codacons denuncia la difformità sostanziale tra quanto risulta negli attestati (e/o certificati) rilasciati ai corsisti e quanto effettivamente svolto. A differenza di quanto scritto negli attestati le ore di formazione teorica sarebbero state soltanto circa 140 (contro le 700 previste), mentre quelle di tirocinio pratico circa 560 (contro le 140 previste), in alcuni casi addirittura 648 ore di “pratica lavorativa”.

“Il risultato evidente di questa “pratica” è aver trasformato un corso di formazione professionale in uno strumento per il reclutamento di manodopera a costo zero”, “da questa vicenda appare evidente che bisognerà mettere mano ad una riforma radicale del sistema della formazione professionale”.

Tutto ciò avveniva con l’aggravante di aver creato nei corsisti la falsa illusione di un’assunzione a tempo indeterminato presso il Parco commerciale (non prevista) o di ricevere altre proposte di lavoro, al fine evidente di sfruttarli al massimo nell’attività lavorativa (che ineffetti veniva svolta come fossero dipendenti). Infatti, dichiara una corsista “venivano prospettate buone provabilità di ricevere proposte di lavoro. Ciò avveniva attraverso delle confidenze riservate da parte dei professori del corso”che dichiara, inoltre, “lavoravamo fino a sette ore al giorno senza ricevere alcuna indennità, ad eccezione delle spese di trasporto (biglietto A.M.T., A.S.T.)…., venivamo trattati con assoluto rigore e severità”” e non sono state ancora percepite le spettanze dovute (€ 4,00 al giorno)”.

C’è chi racconta, inoltre, in riferimento alle buone probabilità prospettate, di aver declinato altre proposte di lavoro più sicure.

Inoltre, pare che i corsisti non avessero alcuna copertura assicurativa contro eventuali infortuni, eventualità non assolutamente remota vista la pericolosità delle mansioni cui venivano assegnati i corsisti, dalla salumeria alla pescheria, e la mancanza di prevenzione antinfortunistica. Il Presidente Regionale del Codacons Avv. Giovanni Petrone, afferma: siamo determinati ad andare a fondo in questa vicenda, e invitiamo coloro i quali avessero ulteriori elementi da aggiungere a segnalarlo al Codacons al seguente indirizzo e-mail: info@codaconsicilia.it o fax 095441010.

 

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