LogoDipAmpIn un clima di reciproco interesse, il Segretario nazionale CODACONS, Francesco Tanasi, ha presentato al Sindaco di Catania, Enzo Bianco, il Dipartimento Ambiente con il quale, in linea con il proprio ruolo di Associazione Ambientalista Nazionale riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente, il Codacons rafforza il proprio impegno a difesa del cittadino e del patrimonio naturalistico, paesaggistico e culturale nazionale. Diretto dal Prof. Angelo Messina, esperto in ecologia animale e in gestione di Aree Protette, con la collaborazione dei Vicedirettori, Prof. Vincenzo Piccione, docente universitario di geobotanica ed esperto in Impatti Ambientali, e Ing. Antonio Giaimo, ingegnere navale, colonnello della Marina Militare in pensione con lunga esperienza nel campo delle attività in mare, il Dipartimento Ambiente è organizzato in Sezioni Tematiche affidate alla responsabilità di autorevoli esperti, provenienti da università italiane e straniere, oltre che dal mondo dell’imprenditoria, avvalendosi così di un notevole ventaglio di competenze interdisciplinari nel campo ambientale.
Nel corso dell’incontro, al quale hanno partecipato anche i Proff. Edoardo Tortorici e Giuseppe Patanè, responsabili rispettivamente delle sezioni Beni culturali e Geofisica e vulcanologia, e il Prof. Carlo Triarico, in rappresentanza del Comitato Scientifico, sono state sottoposte all’attenzione del Sindaco varie problematiche presentanti criticità di carattere ambientale, naturalistico, culturale e sociale. Il Prof. Messina richiama l’attenzione del Sindaco sulla situazione di sofferenza delle Aree Protette catanesi, anche in vista della imminente cancellazione delle Province delle quali quella di Catania ha in affidamento la gestione delle riserve Oasi del Simeto e Fiume Fiumefreddo. Il Sindaco Bianco sottolinea la grave situazione dell’Oasi del Simeto e concorda con Messina sulla necessità di superare l’attuale logica di isolamento nella gestione delle riserve naturali e della loro messa in rete. L’archeologo Tortorici evidenzia la criticità culturale relativa al ricchissimo patrimonio archeologico catanese la cui conoscenza e accessibilità farebbero della città etnea la principessa dell’offerta museale siciliana. L’ing Giaimo affronta il problema del degrado dell’interfaccia mare-terra che rappresenta una emergenza ambientale di rilevanza primaria e assicura che il Dipartimento si adopererà per organizzare una unità operativa di garanzia della qualità della fascia costiera che sarà integrata da una specifica formazione per gli operatori di settore. Emergenze ambientali di grande attualità sono quelle derivanti dal dissesto idrogeologico e dai fenomeni vulcanici, nonché dallo smaltimento dei rifiuti; su queste criticità si soffermano rispettivamente il geofisico Patanè il geobotanico Piccione. A sua volta, Triarico esprime l’impegno del Dipartimento a perseguire la tutela del consumatore anche attraverso la vigilanza sulla qualità della filiera dell’agroalimentare. L’importanza dei rapporti internazionali è richiamata da Bianco e da Tanasi che ricorda come in tale direzione già si muove il Dipartimento Ambiente del Codacons che ha in corso rapporti di collaborazione con i paesi dell’Africa del Nord e con la Romania. Il tema dell’alta formazione trova tutti concordi sulla sua insostituibile importanza a condizione che essa sia realmente finalizzata a fornire validi e concreti strumenti occupazionali.
A chiusura dell’incontro, il Sindaco Bianco, apprezzando le proposte progettuali, si dichiara disponibile a future interlocuzioni e ringrazia Tanas e la delegazione del Dipartimento Ambiente per avere trattato argomenti e prospettato interventi in cui si è “volato alto”.

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