Commenti, opinioni o battute sui social possono costare caro agli utenti. Sempre più spesso, infatti, influencer, vip, calciatori e politici, tramite studi legali o società private, avanzano richieste di risarcimento in denaro nei confronti di cittadini accusati di presunte diffamazioni online. Ricatti online

Il Codacons Sicilia denuncia oggi la diffusione di un fenomeno preoccupante, che rischia di oltrepassare i limiti della legalità e di sfociare in vere e proprie forme di calunnia o di estorsione.

Il Codacons Sicilia lancia #stopricattionline, lo sportello di tutela contro le richieste economiche sospette.

Il Codacons segnala come siano in costante aumento i casi di utenti che, dopo aver espresso un semplice commento sui profili social di personaggi noti, ricevono lettere di diffida o richieste di pagamento da parte di studi legali che minacciano azioni penali. In molti casi si tratta di pressioni psicologiche che spingono i cittadini a pagare per paura di affrontare un processo o di sostenere costi legali, anche quando mancano gli estremi del reato.

Queste pratiche possono trasformare la tutela dell’immagine in una nuova forma di estorsione.ricatti online

Secondo il Codacons, queste iniziative configurano una sorta di pesca a strascico, con l’invio massivo di diffide finalizzate a ottenere denaro da parte di più persone possibili, evitando di intentare vere e proprie cause in tribunale, costose e dall’esito incerto. La giurisprudenza italiana, tuttavia, è ormai orientata a escludere la diffamazione per molti commenti, anche aspri o ironici, pubblicati online, riconoscendo la prevalenza del diritto di critica e della libertà di espressione.

Per offrire una tutela immediata ai cittadini, il Codacons Sicilia istituisce #StopRicattiOnline, lo sportello regionale dedicato a chi riceve richieste di denaro o diffide da parte di influencer, vip o politici. Lo sportello, raggiungibile via email all’indirizzo sportellocodacons@gmail.com o su WhatsApp al numero 3715201706, fornirà assistenza legale gratuita per valutare la fondatezza delle pretese economiche e contrastare eventuali comportamenti abusivi o intimidatori.

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