Con l’insediamento del sindaco della città di Catania, Enrico Trantino, il Codacons auspica che la nuova amministrazione operi un cambiamento della città. “Ma il nostro – afferma , con l’avvocato Bruno Messina, Vice Presidente Regionale – non è solo un augurio, quanto piuttosto un auspico, ossia quello di mettere da parte le bandiere politiche per cooperare tutti alla rinascita della città”. Insediato il sindaco Trantino

Insediato il sindaco Trantino
Codacons: insieme possiamo contribuire a migliorare Catania Insediato il sindaco Trantino

“Noi stessi del Codacons possiamo dare il nostro contributo, poiché al’interno dell’Associazione annoveriamo numerosi professionisti esperti in ogni settore, da quello medico-sanitario a quello economico e ingegneristico e li mettiamo, da sempre – così anche oggi – a disposizione della nuova amministrazione e di coloro che vogliono operare un miglioramento.

D’altra parte i fondi del PNRR sono un’occasione unica che consentirebbe di dare un volto nuovo a Catania, sebbene i tempi siano ristretti. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza rappresenta, infatti, una straordinaria occasione di potenziamento e rilancio del sistema urbano italiano, ma raggiungere questo risultato non è semplice, perché la realizzazione di nuovi servizi per i cittadini ed il miglioramento di quelli esistenti passa per l’attuazione, entro tempi brevi, di progetti coerenti con le strategie urbane di sviluppo”.

L’associazione chiede che venga affrontato con urgenza il problema sicurezza con incremento delle forze di polizia e l’intervento straordinario dell’esercito

“E la trasformazione di Catania – continua Messina – può derivare certamente dal rilancio del turismo, che in questo caso, però, può concretizzarsi solo affrontando il problema della sicurezza. La microcriminalità, in tutti quartieri, è dilagante e i cittadini non si sentono sicuri, figuriamoci i turisti.

Speriamo – conclude il Vice Presidente Regionale del Codacons – che vengano installati dei sistemi di videosorveglianza e si incrementino notevolmente le forze di polizia, affinchè siano presenti, con postazioni fisse, nei punti nevralgici della città e venga concesso dalla Stato l’invio straordinario delle Forze armate, così come richiesto negli ultimi anni dal Codacons”.

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