Va garantito il diritto alla salute della collettività Codacons diffida Regione Siciliana 

Codacons diffida Regione SicilianaIl Codacons interviene ancora una volta sul tema della riapertura delle scuole in Sicilia, e lo fa, questa volta, attraverso una vera e propria diffida nei confronti dell’Assessorato Regionale della Salute. Codacons diffida Regione Siciliana 

Non si può tacere, sostiene il Codacons, sui dati delle ultime ore, che in maniera inequivocabile mostrano una crescita esponenziale dei contagi neIl’isola, dove i nuovi casi di Covid sono 1.692 in più rispetto a ieri e i positivi salgono a 37.739.

Inoltre, continua il Codacons, nell’ultima settimana la Sicilia ha avuto il maggior incremento dei nuovi casi da coronavirus rispetto a quasi tutte le altre regioni italiane, come si desume dal monitoraggio effettuato della Fondazione Gimbe riferito al periodo fra il 29 dicembre 2020 e il 5 gennaio 2021.

E’ evidente l’aumento del 9% rispetto alla settimana precedente e che in termini percentuali mostra come solo il Veneto, con il 9,8%, ha registrato numeri peggiori della Sicilia. Nell’isola, prosegue il Codacons, vi sono 717.202 alunni in totale, di cui più di 240.386 studenti delle scuole secondarie di II grado, quindi, sebbene le scuole abbiano introdotto misure di sicurezza come l’obbligo delle mascherine e il distanziamento fisico per impedire i focolai, vi sono diversi altri aspetti da considerare e che ci inducono a chiedere con forza di non riaprire le scuole.

Anche gli esperti ritengono che la ripresa della didattica in presenza produrrebbe un aumento dei contagi da coronavirus, poichè i minori (asintomatici) trasmetterebbero inconsapevolmente il coronavirus ai propri amici e familiari.

Pertanto, anche se tutti vorremmo lo svolgimento delle lezioni in classe, purtroppo la curva epidemiologica evidenzia che in Sicilia non vi sono affatto le condizioni per la didattica in presenza. D’altra parte, la riapertura delle scuole presupponeva anche diversi interventi che non sono stati effettuati negli scorsi mesi.

Infatti, il numero di mezzi pubblici è rimasto pressochè invariato, dunque l’elevato numero di studenti riempirà ancor di più autobus e metropolitane. Ma vanno considerati anche altri aspetti: che stiamo per entrare nel periodo dell’influenza stagionale, che si sommerà al Covid 19, che in Italia ed in Sicilia abbiamo il corpo docente più anziano d’Europa, con tutte le conseguenze che possiamo immaginare in caso di trasmissione, e che stiamo avviando la campagna vaccinale anti Covid e un aumento dei contagi la rallenterebbe notevolmente.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui