I fatti sono ben noti: CODACONS e Articolo 32 – AIDMA (Associazione Italiana Diritti del Malato), dopo aver appreso della procedura di selezione per il conferimento da parte dell’Asp di Siracusa, dell’incarico di Referente facilitatore regionale del progetto Rete Civica della Salute (4000 EURO AL MESE) hanno ritenuto doveroso presentare un esposto a Corte dei Conti, Autorità Anticorruzione e Procura della Repubblica di Siracusa, chiedendo contestualmente all’ASP (Azienda Sanitaria Provinciale) di Siracusa di produrre la documentazione afferente la selezione. gravissimo abuso Asp Siracusa

Infatti, espletata la procedura per titoli e colloquio, sono pervenute diverse segnalazioni alle due associazioni, poiché risultava poco chiara la modalità di svolgimento dell’esame e si poneva in dubbio persino l’opportunità di istituire la figura di “Referente facilitatore regionale del progetto Rete Civica della Salute”. Trattasi, d’altra parte, di un incarico ben remunerato, che comporta un impegno di spesa di 96.000 euro per due anni.

Dopo lo svolgimento della procedura selettiva, subordina l’esibizione dei documenti al compimento di varie attività da parte delle due associazioni gravissimo abuso Asp Siracusa

Pertanto, CODACONS e Articolo 32 – AIDMA hanno chiesto di conoscere gli atti giustificativi di tale spesa e i documenti volti a rendere trasparenti la gara indetta dall’ASP. Tuttavia, all’istanza di accesso agli atti delle associazioni l’ASP di Siracusa ha risposto subordinando il rilascio dei documenti allo svolgimento di un’attività da parte delle due associazioni, così avanzando una richiesta assolutamente ingiustificata, fuorviante e tale da apparire come una forma di abuso.

Nello specifico, invocandosi non meglio precisate e asserite ragioni di trasparenza, l’ASP, invece di apprezzare l’intervento e sollecitare quella trasparenza e partecipazione per le quali ha previsto il bando, ha invitato le associazioni “a comunicare se tra i partecipanti alla selezione vi fossero associati o iscritti al Codacons o a proprie affiliate e/o associate ovvero se vi siano state lamentele o richieste da parte di alcuni dei partecipanti alla selezione con invito alla trasmissione di copie di suddette segnalazioni e trasmissione del nominativo del reclamante”. Così facendo l’ASP ha inteso rimandare l’ostensione documentale in risposta ad un accesso agli atti con una quanto mai irrituale e illegittima parallela istanza di accesso agli atti.

Il comportamento dell’ASP di Siracusa è grave e pregiudica i diritti dei cittadini, alla cui tutela è preposto proprio l’istituto dell’accesso agli atti (soprattutto per come disciplinato dalla normativa su accesso civico). Insomma, la condotta dell’ASP si configura come un abuso. Dunque, CODACONS e Articolo 32- AIDMA si rivolgeranno nuovamente agli Enti e alle Autorità preposte, tra le quali anche l’ANAC, affinchè sia fatta chiarezza, visto che i soldi pubblici, dei siciliani, vanno impiegati con molta attenzione, soprattutto nel periodo che stiamo vivendo.

Inoltre, visto che la tematica attiene al diritto alla salute, e viviamo in una Regione in cui purtroppo si assiste alla migrazione sanitaria, va realizzata una reale ed efficace attività di confronto e collaborazione tra Enti e utenti, funzionale sia a plasmare il servizio sanitario alle reali esigenze dei malati regionali sia ad assicurare quell’effettiva presa in carico di tutti quei pazienti in cura a livello extraregionale che una volta rientrati nel territorio siciliano restano sprovvisti di sussidi, aiuti e assistenza. Quindi, vanno valutate attentamente le scelte operate dal servizio sanitario regionale.

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