Il comitato tecnico scientifico della Regione decide: meno sicurezza per il territorio

Il Codacons Medici ha ricevuto nelle ultime ore centinaia di proteste da parte di medici, infermieri ed operatori sanitari in relazione alle “Indicazioni per il corretto utilizzo dei DPI e modalità operative di gestione del paziente COVID19 in ambiente ospedaliero”, protocollo comunicato dall’Assessorato della Salute della Regione Sicilia in data 01.04.2020 alle ASP, alle Aziende Ospedaliere-Universitarie, IRCSS,  Fondazione Giglio e Ospedali Classificati della Regione Siciliana, elaborato dal Comitato Tecnico Scientifico (CTS) per l’emergenza pandemica.

Il CTS specifica che relativamente all’assistenza domiciliare di pazienti COVID19 gli operatori sanitari debbano prestare la propria opera con mascherine chirurgiche oltre a camici/grembiuli monouso, guanti, occhiali di protezione/occhiale a mascherina/visiera. Le proteste degli operatori sanitari riguardano soprattutto l’indicazione che la mascherina chirurgica sarebbe sufficiente ad evitare il contagio da SARS COV 2 e ciò in evidente contrasto con le indicazioni che invece vengono date dallo stesso CTS relativamente agli operatori sanitari ospedalieri per i quali, nelle medesime condizioni di contatto con pazienti COVID19, vengono indicate mascherine FFP2 o FFP3. Coronavirus protesta medici

A conferma dello sconcerto e della preoccupazione che tali indicazioni hanno provocato, va rammentata la nota, incresciosa vicenda della dotazione straordinaria di 620.000 mascherine FFP2 consegnate agli Ordini Provinciali dei Medici e ritenute dalla FNOMCeO non idonee, su espressa indicazione della stessa Protezione Civile, a garantire la sicurezza dei medici impegnati nel contrasto dell’epidemia, proprio perché non rientranti nelle uniche tipologie di dispositivo(FFP2 e FFP3) che sono gli unici idonei a garantire la protezione degli operatori sanitari. Delle due l’una quindi: o si è deciso che gli operatori sanitari del territorio sono professionisti di serie B, non meritevoli di essere protetti e quindi da mandare ad un pressoché sicuro contagio e possibile morte o si è commesso un imperdonabile errore di valutazione che va immediatamente corretto. In entrambi i casi il Codacons Medici chiede un pronto intervento dell’Assessore della Salute Ruggero Razza per prendere le distanze da simili azzardate e spericolate conclusioni e per invitare il CTS stesso a modificare tali indicazioni o a dimettersi in blocco. Coronavirus protesta medici

PROTOCOLLO  COVID  ALLEGATO

 protocollo operativo covid 02.04.2020 Lettera Ass. Prot. n. 16711 del 01-04-2020.pdf

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