dipartimento ambienteCATANIA: Il territorio di Catania è particolarmente ricco di importanti testimonianze archeologiche di cui si va perdendo traccia e che vengono sottratte alla pubblica fruizione. .
Il Dipartimento Ambiente del Codacons diretto dal Prof. Angelo Messina continua l’operazione “Tesori archeologici dimenticati” con la quale si ripromette di stimolare la riscoperta, il recupero e la fruizione del nostro patrimonio archeologico abbandonato al degrado e all’oblio. Dopo la denuncia nelle scorse settimane della necropoli scoperta oltre mezzo secolo fa sotto l’edificio de La Rinascente che non viene resa fruibile ai Catanesi e ai turisti, un altro caso eclatante da segnalare è costituito dal cosiddetto sepolcro circolare. Nel giardino della villa Modica, in Viale Regina Margherita, nn. 33-35, è ancora visibile,infatti, un grandioso monumento sepolcrale a pianta circolare di circa m. 6,60 di diametro, di cui danno precisa notizia gli studiosi a partire dalla fine del Settecento (Biscari,Houel, Ferrara,Serradifalco,Holm, Libertini, ecc.), ma che oggi è ignoto anche alla maggior parte dei cultori di Catania antica. Si tratta di uno dei più importanti e grandi edifici funerari dell’intera Sicilia. Il problema è che si trova all’interno di una proprietà privata e che i proprietari della villa non consentono l’accesso. Domandiamo alla Soprintendenza: perché i cittadini di Catania sono esclusi dalla conoscenza di un monumento così importante? A quanto ci risulta i privati sono tenuti a consentire l’accesso e lo studio dei Beni Culturali all’interno delle proprietà ed alla cura e manutenzione degli stessi; alla Soprintendenza spetterebbe il controllo ed il rispetto delle normative, mentre ci risulta che la cella sepolcrale è attualmente adibita a deposito di sedie a sdraio ed altri arredi di giardino.

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