Il Codacons esprime pieno sostegno ai farmacisti dipendenti delle farmacie private nella loro richiesta di un nuovo contratto collettivo che valorizzi adeguatamente la figura professionale e riconosca il ruolo sanitario svolto al servizio dei cittadini.valore farmacisti
Serve un contratto che riconosca il valore professionale e il ruolo sanitario dei farmacisti
Negli ultimi anni le farmacie hanno ampliato in modo significativo la gamma dei servizi offerti, introducendo prestazioni come Holter cardiaci, elettrocardiogrammi, vaccini, tamponi e test diagnostici. Un’evoluzione che ha reso la farmacia un punto di riferimento sanitario sempre più centrale per la popolazione. Tuttavia, lo stipendio dei farmacisti è rimasto sostanzialmente invariato, nonostante l’aumento delle responsabilità e delle competenze richieste.
“I farmacisti rappresentano un presidio essenziale del Servizio Sanitario Nazionale – dichiara il giurista e Segretario Nazionale Codacons, Francesco Tanasi – ogni giorno garantiscono assistenza, consulenza e tutela della salute dei cittadini. È inaccettabile che, a fronte di un’espansione così ampia delle mansioni e dei servizi offerti, i loro salari restino fermi e che continuino a essere inquadrati con un contratto di tipo commerciale. È giunto il momento di riconoscere loro lo status di professionisti sanitari a pieno titolo, come medici e infermieri, attraverso un nuovo contratto del comparto sanitario che ne valorizzi la professionalità e l’impegno quotidiano”.
Il Codacons sostiene le richieste dei farmacisti, che chiedono un adeguamento retributivo in linea con l’inflazione, il superamento dell’attuale contratto commerciale e il riconoscimento del profilo sanitario coerente con le funzioni svolte all’interno del Servizio Sanitario Nazionale.
L’associazione ribadisce, inoltre, l’importanza di garantire ai cittadini la continuità dei servizi essenziali e una corretta informazione in caso di eventuali mobilitazioni o disagi.
“Siamo pronti a sostenere tutte le iniziative volte al pieno riconoscimento del valore sanitario e sociale dei farmacisti italiani”, conclude Tanasi.












