Il Codacons, l’Articolo 32 – AIDMA (Associazione Italiana Diritti del Malato) e il Comitato Vittime Sanità Siciliana hanno inviato una nota ufficiale al Ministro della Salute Orazio Schillaci, al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al Presidente del Senato Ignazio La Russa e al Presidente della Camera Lorenzo Fontana, per denunciare le gravi carenze del sistema sanitario regionale, con particolare riferimento alle isole minori della Sicilia.Sanità isole minori

Vertice sulla sanità nelle isole minori presieduto da Tanasi

Al centro della denuncia il caso emblematico del giornalista Francesco Viviano, soccorso a Stromboli con una motoape privata messa a disposizione da un muratore del posto, a causa dell’assenza di un’ambulanza funzionante sull’isola, inutilizzabile da mesi. Dopo aver riportato una frattura al femore, Viviano ha dovuto attendere quattro ore prima di essere trasferito in elisoccorso all’ospedale Papardo di Messina.

“Altro che sanità di prossimità – dichiarano le tre organizzazioni – in Sicilia, e in particolare nelle isole minori, la sanità pubblica è allo sbando: mancano ambulanze, medici, presidi di base e protocolli di emergenza. I cittadini e i turisti vengono lasciati soli, esposti a rischi gravissimi per la propria salute”.

“Il fatto che un paziente, in questo caso un giornalista noto, sia stato trasportato su un mezzo agricolo di fortuna per mancanza di soccorsi adeguati – aggiungono – è l’emblema di un sistema al collasso. Ma quanti casi simili avvengono ogni giorno lontano dai riflettori?”

Le tre organizzazioni scrivono al Ministro Schillaci, a Mattarella, La Russa e Fontana

Il Codacons Sicilia, l’Articolo 32 – AIDMA e il Comitato Vittime Sanità Siciliana evidenziano come la mancanza di personale medico, mezzi di soccorso e una pianificazione sanitaria efficace, trasformi ogni estate in un incubo per residenti e visitatori delle isole minori siciliane.

“Serve un piano straordinario per garantire il diritto alla salute e salvare vite umane – concludono le tre organizzazioni – non passerelle istituzionali o annunci elettorali”

Alla luce della gravità dei fatti emersi, le tre organizzazioni hanno deciso di coinvolgere le più alte cariche dello Stato: “Per il valore simbolico e istituzionale del caso – spiegano – abbiamo ritenuto doveroso rivolgerci direttamente al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al Presidente del Senato Ignazio La Russa e al Presidente della Camera dei Deputati Lorenzo Fontana. Non si può restare in silenzio mentre vengono calpestati diritti costituzionalmente garantiti e compromessa la dignità della sanità pubblica italiana”.

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