CATANIA: La Sicilia fanalino di coda anche in tema di informazione sul diritto alla salute e informazione sui rischi delle vaccinazioni. Lo denuncia il Codacons Sicilia. A fronte di un numero sempre crescente di danneggiati da vaccino, la Regione Siciliana e per essa le Aziende Sanitarie Priovinciali commettono gravi violazioni della Legge 210 del 1992 che all’art. 7 impone espressamente che “Ai fini della prevenzione delle complicanze causate da vaccinazione, le Unità Sanitarie Locali, predispongono e attuano…progetti di informazione rivolti alla popolazione…, alle persone da vaccinare…I progetti assicurano una corretta informazione sull’uso dei vaccini, sui possibili rischi e complicanze, sui metodi di prevenzione…”. Basta dare uno sguardo al calendario vaccinale pubblicato sul sito internet della Regione, per rendersene subito conto.

La disinformazione, inoltre, è assolutamente “democratica”, coinvolge anche i medici che spesso non sono correttamente informati (o non possono parlare di danno da vaccino, pena la loro emarginazione) e non mettono in guardia sulle condizioni che favoriscono fortemente il danno vaccinale, sottovalutano le segnalazioni da reazioni avverse ai vaccini, contribuendo a rendere la c.d. “vaccino-vigilanza”, prevista anch’essa dalla Legge 210/92, un fantasma.

Alla mancata indicazione precisa dei rischi alla salute e delle comuni reazioni indesiderate legate ai vaccini si aggiunge la mancata effettuazione di test preventivi di tipo genetico, immunitario, allergologico e di ricerca di intolleranze alimentari su genitori e bambino, indispensabili per verificare una possibile idiosincrasia ai vaccini dell’organismo del soggetto ricevente.

Mentre molte realtà regionali (Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna) hanno avviato o stanno avviando percorsi per passare gradualmente dal regime di obbligatorietà a quello di adesione consapevole, supportate dall’adozione di adeguate campagne informative e ancor di più la Regione Veneto, con la Legge 7/2007, ha sancito la non obbligatorietà delle vaccinazioni pediatriche a partire dai nati nel 2008, in Sicilia tutto tace!

Non possiamo consentire che il diritto alla salute e alla cura soccombano davanti alle logiche del profitto e del commercio nell’intreccio fra industria-politica e comunità scientifica.

Poiché non esiste alcuna indicazione medica (a parte eccezionali condizioni di emergenza sociale) che giustifichi un intervento farmacologico uniforme e indiscriminato di massa, il Codacons Sicilia sollecita l’Assessore Regionale alla Salute,Lucia Borsellino, a farsi promotrice di una legge Regionale che abolisca l’anacronistico obbligo, come già avvenuto in Veneto e come del resto accade nella stragrande maggioranza dei paesi europei.

L’importante tema sarà affrontato anche domani Sabato 20 Settembre da Francesco Tanasi Segretario Nazionale Codacons e da alcuni esperti in un importante convegno informativo organizzato dal Codacons presso Palazzo del Turismo di Acireale dal titolo “Tutta la verità sui vaccini. Composizione, meccanismo d’azione, danni da vaccino, tossicologia, aspetti medico-legali, studi e ricerche, testimonianze”.

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