medici di famigliaIl Codacons informato dai medici di famiglia della provincia di Catania della richiesta inviata dall’ASP di ottenere dati sensibili dei loro assistiti relativamente alla vicenda ormai tragicomica della osteoporosi è fortemente preoccupato per il rispetto della privacy dei cittadini relativamente alla propria salute.

I dati personali in grado di rivelare lo stato di salute delle persone sono, infatti, di particolare delicatezza, per questo definiti “dati sensibili”, e non possono essere diffusi. Ad essi il Codice sulla protezione dei dati personali attribuisce una tutela rafforzata e stabilisce le regole per il loro trattamento (ad es.: la raccolta, la registrazione, l’organizzazione, la conservazione ecc.) in ambito sanitario.

L’art. 13 del Codice della Privacy stabilisce che, prima di procedere alla raccolta dei dati, deve essere fornita all’interessato l’informativa relativa all’utilizzo futuro dei dati che vengono richiesti per finalità sanitarie.

I dati sensibili possono essere comunicati a soggetti determinati solo ove sia espressamente previsto da una legge che autorizzi tale operazione.

L’ASP di Catania, in palese violazione di legge ha creduto bene di invitare i medici a compilare una sorta di questionario in cui dovrebbero essere indicati nome e cognome degli assistiti che hanno ricevuto tali farmaci ed il motivo per cui sono stati loro prescritti in aperta violazione alla tutela ed al rispetto dei dati sensibili di ogni cittadino.

Il Codacons esterrefatto da tale iniziativa e per la tutela dei dati personali dei cittadini diffida l’ASP a chiedere queste notizie e i medici di famiglia dal consegnare tali informazioni a non meglio definite commissioni preannunciando azioni legali verso tutti coloro che non rispetteranno la privacy dei propri assistiti. Il Codacons ribadisce che nessuna comunicazione inerente lo stato di salute di un assistito può essere divulgata senza il preventivo consenso scritto dello stesso e che sarebbe comunque auspicabile che gli assistiti vengano convocati alla presenza del proprio medico. Il Codacons invita il Presidente dell’Ordine dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Catania ad una dura e precisa presa di posizione intimando ai propri iscritti il rigoroso rispetto della legge e del codice deontologico che vietano tali derive giustizialiste ed inquisitorie senza nessun rispetto dei cittadini e dei professionisti che si occupano della loro salute.

Il Codacons ha dato mandato al proprio Ufficio Legale Regionale, coordinato dall’Avv. Floriana Pisani, di valutare le possibili azioni legali sia in sede civile che penale.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui