CATANIA – Il CODACONS ha presentato oggi un esposto alla Procura della Repubblica di Catania e si è formalmente costituito parte offesa nell’ambito del procedimento aperto sul brutale omicidio di Santo Salvatore Giambattista Re, giovane dipendente della pasticceria “Quaranta“, accoltellato a morte il 30 maggio scorso da un posteggiatore abusivo, cittadino straniero irregolare con precedenti penali noti alle forze dell’ordine.
“Verità e giustizia: venga indagato ogni eventuale fallimento istituzionale” Omicidio Santo Re
L’associazione ritiene indispensabile accertare se vi siano state omissioni, ritardi o negligenze da parte di chi avrebbe dovuto intervenire per prevenire questa tragedia annunciata.
“È inaccettabile che un soggetto senza permesso di soggiorno, già noto per episodi di violenza, potesse muoversi indisturbato in una zona frequentata da famiglie, operando illegalmente senza che le istituzioni intervenissero – dichiara l’avvocato Giovanni Petrone, Presidente Regionale Codacons – quello che è accaduto a Santo Re è il tragico risultato di un fallimento del sistema di vigilanza e controllo“.
Il Codacons ha chiesto alla magistratura di verificare se siano stati adottati tutti i provvedimenti previsti dalla legge, comprese misure di allontanamento, interventi di sicurezza urbana e strumenti di prevenzione.
“Non si può morire così, per strada, sotto gli occhi di uno Stato assente. Chiediamo verità, giustizia e garanzie che tragedie simili non si ripetano – aggiunge l’avvocato Petrone – se verrà accertato che qualcuno ha omesso il proprio dovere, dovrà essere chiamato a risponderne“.
L’esposto e la costituzione di parte offesa sono stati curati dall’avvocato Bruno Messina, Vicepresidente Regionale Codacons, che seguirà l’intero iter procedurale.
Il CODACONS continuerà a monitorare da vicino gli sviluppi delle indagini, pronto ad attivare ogni iniziativa a tutela della vittima, dei suoi familiari e della collettività.