Il Codacons ha richiesto l’intervento urgente dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, dell’Autorità Nazionale Anticorruzione e dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, affinché venga fatta piena luce sulla convenzione aggiornata di affidamento del servizio idrico integrato della provincia di Catania, stipulata nel luglio 2024.
“La gestione del servizio idrico integrato nel territorio catanese era stata originariamente affidata a SIE S.p.A. con la convenzione del 24 dicembre 2005 – spiega il Codacons – oggetto nel tempo di un complesso contenzioso amministrativo e civile. Tale vicenda, avviata a seguito della decisione del Consiglio di Giustizia Amministrativa nel 2006, aveva evidenziato criticità legate alle delibere di affidamento, pur senza determinare la caducazione automatica della convenzione”. Servizio idrico Catania
“Nel luglio 2024, prosegue l’associazione, nell’ambito dell’intervento commissariale disposto dall’Assemblea Territoriale Idrica, è stata stipulata una nuova convenzione tra l’ATI Catania e la SIE. Essa prevede una durata di 29 anni e un valore economico superiore ai due miliardi di euro, a fronte degli importi iniziali, compresi tra i 250 e gli 850 milioni, previsti nella convenzione del 2005. Su tale atto è già stato proposto ricorso al TAR di Catania da parte dell’Associazione Nazionale Costruttori Edili (Ance)”.
“Il Tribunale amministrativo regionale, con sentenza pubblicata a fine novembre 2024, ha parzialmente annullato l’attuale convenzione – precisa il Codacons – rilevando possibili profili di violazione dei principi di concorrenza e imparzialità che regolano l’affidamento dei contratti pubblici”.
Il Codacons manifesta inoltre preoccupazione per il mancato aggiornamento del quadro economico e tecnico di riferimento, poiché la nuova convenzione risulterebbe fondata sul Piano d’Ambito del 2002. Tale circostanza, sottolinea l’associazione, potrebbe determinare uno squilibrio nella copertura dei costi di gestione e investimento, con possibili ripercussioni sui livelli tariffari e, di conseguenza, sui consumatori.
Il Codacons evidenzia infine la necessità di privilegiare procedure pienamente competitive, trasparenti e conformi ai principi di legalità e imparzialità, al fine di garantire una gestione del servizio idrico integrato realmente efficiente, sostenibile e nell’interesse dei cittadini e del territorio.













