SIRACUSA – Il Codacons, con l’avvocato Bruno Messina, vice presidente regionale, esprime profonda preoccupazione per la vicenda dell’autorizzazione che sarebbe stata concessa alla società Hub Cem srl per la realizzazione di un impianto di stoccaggio di rifiuti nel porto di Augusta, impianto che tratterà fino a 500mila tonnellate di rifiuti l’anno.Impianto rifiuti Augusta
L’associazione annuncia una diffida ad ARPA e ASP e una segnalazione all’ANAC per verifiche urgenti Impianto rifiuti Augusta
A destare particolare allarme è il fatto che – secondo quanto riportato dal Quotidiano “LA SICILIA“ – detta autorizzazione sarebbe stata rilasciata in assenza dei pareri di enti tecnici fondamentali come ARPA Sicilia, ASP di Siracusa, Comune di Augusta, Dipartimento Ambiente e Soprintendenza ai Beni Culturali.
Sembrerebbe, infatti, sempre stando alle notizie del quotidiano “LA SICILIA”, che vi siano state gravi omissioni da parte di soggetti pubblici che, pur formalmente interpellati, non hanno espresso il proprio parere, lasciando che si formasse un assenso per “silenzio”, meccanismo che non dovrebbe trovare applicazione quando in gioco vi sono salute pubblica e tutela ambientale.
Ebbene, dichiara l’avvocato Messina, il Codacons ha deciso di intervenire in modo deciso inviando una diffida ad ARPA ed ASP, affinché forniscano immediata e puntuale valutazione in merito all’impatto sanitario e ambientale dell’impianto, a tutela della cittadinanza e della trasparenza amministrativa. Inoltre, continua Bruno Messina, depositeremo un esposto all’ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione), in modo che valuti possibili anomalie procedurali e condotte potenzialmente lesive del principio di legalità e imparzialità, trattandosi di un progetto già oggetto di allarmi da parte della popolazione e di criticità relative alla mancata Valutazione d’Impatto Ambientale.
Inoltre, l’avvocato Messina annuncia una richiesta di accesso agli atti per ricostruire l’iter autorizzativo nei dettagli, nonché una richiesta di audizione presso la Commissione Ambiente dell’ARS, per rappresentare le istanze dei cittadini e chiedere misure di blocco immediato dell’insediamento finché non siano completate le necessarie verifiche.