Ricorre oggi il trentatreesimo anniversario della ratifica da parte dell’Italia della Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, avvenuta il 27 maggio 1991 con la Legge n. 176. Una data simbolica che impegna il nostro Paese a garantire protezione, uguaglianza e sviluppo ai minori, ma che rischia di restare una mera ricorrenza formale se non accompagnata da scelte politiche concrete. Diritti dei minori
A denunciarlo sono il Codacons e l’associazione Orion, che oggi, 27 maggio 2025, lanciano un duro atto d’accusa contro il persistente ritardo dell’Italia nell’attuazione effettiva dei diritti sanciti dalla Convenzione. La realtà, infatti, mostra che milioni di bambini continuano a vivere in condizioni di grave disagio economico e sociale, con accesso diseguale alla scuola, alla sanità e ai servizi essenziali. Drammatici i casi di abbandono, sfruttamento e violenza che emergono quotidianamente in tutto il territorio nazionale, mentre l’azione delle istituzioni appare spesso inefficace o frammentata.
Tanasi (Codacons): non bastano le celebrazioni, servono interventi urgenti e strutturali Diritti dei minori
“Non è più tempo di celebrazioni retoriche – afferma Francesco Tanasi, Giurista e Segretario Nazionale Codacons – a 33 anni dalla ratifica, lo Stato italiano non può più ignorare che milioni di minori sono esclusi da diritti fondamentali. La povertà educativa è una piaga che condanna intere generazioni, i servizi sociali sono sottofinanziati, le tutele giuridiche spesso restano sulla carta. Occorre un cambio di passo immediato, concreto e misurabile“.
Codacons e Orion chiedono l’istituzione urgente di un sistema indipendente e permanente di monitoraggio sull’attuazione dei diritti dell’infanzia, dotato di strumenti di intervento reali e sanzionatori, e sollecitano il Governo a varare un piano nazionale straordinario che coinvolga tutti i livelli istituzionali, rafforzi i servizi territoriali, combatta la povertà infantile e assicuri pari opportunità di crescita a ogni bambino, in ogni angolo del Paese.
“La Convenzione ONU è un impegno giuridico, non un’opzione. – prosegue il prof. Tanasi – Il suo mancato rispetto non è solo una questione morale, ma una responsabilità politica e istituzionale verso i cittadini più indifesi. L’Italia deve rispondere, oggi più che mai, non solo ai suoi bambini, ma anche agli obblighi assunti davanti alla comunità internazionale“ – conclude il Segretario Tanasi.
Tutti i cittadini che intendano segnalare situazioni di violazione dei diritti dei minori possono rivolgersi al Codaconsscrivendo a sportellocodacons@gmail.com, o inviando un messaggio WhatsApp al 3715201706.