In questi giorni, numerosi operatori turistici, piccoli imprenditori e cittadini stanno chiedendo aiuto e sollecitando un intervento urgente del Codacons Sicilia per porre fine all’assurda paralisi burocratica che sta colpendo il settore dell’ospitalità. Diverse segnalazioni sono infatti pervenute all’Associazione in merito all’ingiustificata mancata emissione del Codice Identificativo Regionale (C.I.R.) da parte dell’Osservatorio Turistico Regionale. Lo rende noto l’avvocato Bruno Messina, vicepresidente Codacons Sicilia, che aggiunge: il C.I.R. è un codice obbligatorio, previsto dalla normativa vigente, che consente a strutture come B&B, case vacanze, affittacamere e altre locazioni turistiche di operare regolarmente.
Codacons Sicilia: l’Osservatorio Turistico Regionale crea danni all’economia dell’isola Codice Identificativo Regionale
Ebbene, ad oggi, nonostante le strutture abbiano già adempiuto a tutti gli obblighi richiesti – presentazione delle SCIA, iscrizioni, requisiti edilizi e igienico-sanitari – il C.I.R. continua a non essere rilasciato. Questo significa che molte attività non possono aprire, non possono ospitare turisti, né essere presenti sulle piattaforme digitali. Un danno enorme, in primis per i siciliani, che con fatica cercano di sviluppare forme di microimprenditoria locale, e in secondo luogo per l’intera economia dell’isola.
Urge rilascio immediato dei C.I.R. per le strutture ricettive
In seguito a questo comportamento omissivo da parte dell’Osservatorio, Codacons Sicilia intende denunciare pubblicamente la gravità della situazione: “In piena stagione estiva – dichiara l’avvocato Bruno Messina – l’inerzia di un ufficio regionale rischia di paralizzare uno dei settori più vitali per la nostra economia. È inaccettabile che chi è in regola e pronto ad accogliere visitatori sia bloccato da ritardi ingiustificabili“.
D’altra parte, la Sicilia vive in gran parte di turismo, e ogni giorno di chiusura forzata si traduce in mancati incassi, posti letto inutilizzati e una perdita incalcolabile in termini di immagine e competitività. Infatti, il sistema appare non solo inefficiente, ma anche in contrasto con le finalità stesse della legge regionale, che punta a regolamentare – non certo a penalizzare – il comparto turistico. E così la mancata assegnazione dei C.I.R. rappresenta una lesione dei diritti economici dei siciliani e un danno collettivo, soprattutto in un momento in cui la Sicilia tenta di riprendersi tra le mete più richieste del Mediterraneo.
Pertanto, il Codacons Sicilia ha inviato una formale richiesta all’Assessore Regionale al Turismo affinché intervenga con la massima urgenza, disponendo l’adozione immediata di misure straordinarie e la costituzione di una task force operativa che garantisca il rilascio tempestivo dei codici identificativi già richiesti da decine di strutture.
L’Associazione, inoltre, ha già avviato una raccolta di segnalazioni da parte degli operatori colpiti e si riserva di promuovere iniziative legali a tutela di chi sta subendo danni conseguenti all’inerzia regionale.
Nei prossimi giorni, gli operatori del settore incontreranno il Segretario Nazionale Codacons, Francesco Tanasi, per avviare una serie di azioni congiunte finalizzate a tutelare i diritti della categoria e a ottenere l’immediato sblocco dei C.I.R.
Il Codacons invita tutti gli interessati a segnalare le proprie situazioni tramite WhatsApp al numero 3715201706 oppure via email all’indirizzo sportellocodacons@gmail.com.