PALERMO/ I dati emersi dall’operazione condotta dalla Capitaneria di Porto di Palermo delineano un quadro di estrema gravità: 112 tonnellate di prodotto ittico sequestrate, 1.410 controlli effettuati lungo l’intera filiera e 78 sanzioni amministrative elevate per un importo complessivo di 116 mila euro. sequestro pesce Palermo
Nel solo territorio palermitano sono stati individuati oltre 15.500 chili di pesce privi di tracciabilità o con termini di conservazione superati, con il conseguente sequestro di circa 75 tonnellate di merce, in larga parte distrutta perché giudicata non idonea al consumo umano. I controlli hanno interessato un’area vasta e articolata, da Gela a Cefalù, includendo anche le isole di Ustica, Pantelleria, Egadi e Pelagie. sequestro pesce Palermo
Sulla vicenda interviene Francesco Tanasi, Segretario Nazionale Codacons, che parla di “una situazione gravissima, che mette seriamente a rischio la salute dei cittadini. È inaccettabile che nei mercati rionali, luoghi di acquisto quotidiano per migliaia di famiglie, possano essere messi in vendita prodotti ittici scaduti o privi delle minime garanzie di tracciabilità”.
“Non si tratta di episodi isolati – prosegue Tanasi – ma di un fenomeno che evidenzia criticità strutturali nei controlli e nella vigilanza. Servono verifiche costanti e coordinate lungo tutta la filiera e sanzioni realmente efficaci nei confronti di chi viola le regole, danneggiando i consumatori e penalizzando gli operatori onesti”.
Sul tema interviene anche Roberto Nanfitò, Direttore del Dipartimento Regionale Porti, che sottolinea “l’importanza di una vigilanza continua e rigorosa dal momento dello sbarco fino alla vendita al dettaglio, al fine di garantire legalità, trasparenza e tutela della salute pubblica, valorizzando al contempo le imprese che operano nel pieno rispetto delle norme”.
Il Codacons annuncia che continuerà a monitorare con attenzione la situazione e valuterà ogni iniziativa utile, anche sul piano legale, per garantire il rispetto delle norme sanitarie e la piena tutela dei consumatori, chiedendo un rafforzamento stabile e strutturale dei controlli nei mercati rionali e nei punti di vendita al dettaglio.

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