Un appello che arriva dal cuore delle carceri siciliane. Francesco Tanasi, giurista e Segretario Nazionale Codacons, ha scritto al nuovo Garante regionale dei detenuti, Antonino De Lisi. Una lettera che è insieme un augurio e un monito: congratulazioni per l’incarico, ma anche la richiesta pressante di non perdere neppure un minuto davanti a una situazione che definire drammatica è riduttivo.carceri siciliane
“Mi congratulo con Antonino De Lisi per la sua nomina – afferma Tanasi – ma il tempo stringe: le carceri siciliane sono allo stremo e ogni giorno che si perde è un giorno in più di sofferenza per i detenuti e per le loro famiglie, ed è un giorno in cui vengono violate le leggi che tutelano la dignità dell’essere umano”.
Tanasi descrive un sistema penitenziario al collasso: celle sovraffollate, condizioni igienico–sanitarie indegne, mancanza di acqua calda, assenza di condizionatori e riscaldamenti, fino alla piaga dei suicidi che continuano a mietere vittime silenziose dietro le sbarre. «Dietro ogni suicidio – sottolinea – c’è un nome, un volto, una storia di disperazione che non ha trovato ascolto. E questo è inaccettabile in uno Stato di diritto».
Per il leader del Codacons, il nuovo Garante non può limitarsi a un ruolo formale: “Serve coraggio, serve determinazione, servono azioni concrete. Al nuovo Garante chiedo di agire subito, perché la dignità umana non può aspettare” – conclude Tanasi, Segretario nazionale Codacons.