La crescita del PIL italiano nel secondo trimestre è sicuramente incoraggiante, ma la realtà è davanti ai nostri occhi e non va persa di vista: l’Italia rimane convalescente nonostante una congiuntura economica decisamente favorevole, e la sua performance resta ancora molto lontana da quella dei principali partner europei. Piano, quindi, a festeggiare i nuovi dati. Lo afferma il Prof. Francesco Tanasi Segretario Nazionale Codacons. Crescita Pil incoraggiante

l'Italia rimane convalescente nonostante una congiuntura economica decisamente favorevole, e la sua performance resta ancora molto lontana da quella dei principali partner europei. Piano, quindi, a festeggiare i nuovi datPer Tanasi prima ancora di esultare e gridare al “miracolo”, infatti, è bene ricordare che l’Eurozona ha fatto registrare 17 trimestri consecutivi di crescita: dal 2013 a oggi l’economia nella zona-euro ha ricominciato a correre ma l’Italia ha approfittato solo parzialmente di questa circostanza positiva. Ecco perché serve molta cautela per parlare di “fine della crisi”, e chi lo fa altera la realtà a suo piacimento: rispetto alla fase pre-recessione, nel 2008, il livello del PIL italiano resta abbondantemente inferiore (di oltre il 6%). Senza contare che l’Eurozona nel suo complesso continua a fare meglio di noi: l’economia dei principali partner europei dell’Italia corre a un ritmo ancora inavvicinabile per il Belpaese, e il gap che ci separa dalle maggiori economie del continente non accenna a ridursi.

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